Roswitha Asche

Roswitha Asche (1938-2006) è nata a Berlino e ha studiato grafica presso la Scuola superiore per Arti figurative a Kassel e Scienze spirituali all’Università di Francoforte sul Meno, compiendo ulteriori periodi di studio presso le Università di Perugia, Oslo e L’Aia. Il 1980 segna il suo incontro con la cultura contadina delle Alpi meridionali: dapprima in Ticino, ospite della Fondazione Seewald, per poi essere a lungo presente in Sudtirolo presso il Museo etnografico di Teodone, nelle vicinanze di Brunico (Bz), il Museo del vino di Caldaro (Bz), il Museo minerario di Vipiteno (Bz) dove sono raccolte sue opere sulle miniere di Monte Neve, Val Aurina e Predoi. Gli anni Novanta del secolo scorso segnano il suo passaggio alle Alpi « italiane » lavorando con istituzioni quali il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige (Tn), il Parco Paneveggio Pale di San Martino (Tn), il Museo agricolo di Susegana (Tv), il Centro internazionale di studi sulle zattere di Codissago di Castelavazzo (Bl), il Parco nazionale Gran Paradiso (To), la Comunità montana dei sette Comuni Asiago (Vi) e, non ultimo, il Museo della ceramica di Nove (Vi). Dal 1980 fino alla sua morte ha ideato, organizzato e allestito una serie di mostre a carattere etnografico sulla cultura contadina della montagna ed è stata autrice o coautrice di varie pubblicazioni tra le quali possiamo citare: Das Kupferbergwerk von Prettau con R. Tasser e N. Scantamburlo, 1991; Le macchine ad acqua con H. Menardi (Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, 1992); Un fiume di legno con Gianfranco Bettega e Ugo Pistoia (Parco Paneveggio Pale di San Martino, 1994); L’uccellagione nel Trentino 1850-1914 (Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, 1995); Die Ragginer, 200 Jahre Volksmedizin in Südtirol con E. D. Schulze (Monaco di Baviera, 1996); Larjèi 1000 anni di gestione del larice nella Valle di Longiarù (Alto Adige, San Martino in Badia, 2009)