Le Alpi 360°
Cartonato con sovracoperta,
formato 23 x 22, pagine 136
formato 23 x 22, pagine 136
ISBN 978-88-8068-851-8
Disponibile in libreria
Recensioni
- Montagne e meridiani
Le Alpi 360°
Oltre i 360 gradi
Perché un libro dedicato alle Alpi? Perché le Alpi sono davvero importanti. Perché sono la spina dorsale dell’Europa e le implicazioni storiche di questo fatto sono più che mai d’attualità e al centro dell’odierno divenire politico e sociale. Perché le Alpi hanno nei confronti dell’uomo, al di là della loro estensione geografica e oggettiva, una dimensione che possiamo definire paritaria.
Se prendiamo in considerazione la colossale catena himalayana, da sempre abitata e percorsa dalle locali popolazioni, almeno per ciò che riguarda le valli e i passi di transito, vediamo che, proprio per le sue dimensioni, l’attuale presenza umana rispetto alla dimensione del territorio non è neppure paragonabile a quella alpina di qualche secolo fa. Anche in altre catene montuose, per difficili condizioni di abitabilità, abbiamo scarsa frequentazione umana: Montagne Rocciose dell’Alaska, Antartide, Groenlandia, Terra di Baffin, Patagonia, o le catene desertiche, sono regioni dove l’uomo non è ancora a livello paritario con l’ambiente che potrebbe ospitarlo. Condizione invece che si sta verificando con gruppi montuosi a sviluppo più modesto, come il Caucaso o i Pirenei. Ma è proprio sulle Alpi che attualmente abbiamo il confronto tra una natura ancora grandiosa e un uomo molto più potente dei secoli scorsi, a volte decisamente aggressivo.
Questo confronto è il prodotto di molti elementi storici. Incominciato con la colonizzazione delle civiltà pastorali, ha proseguito il suo cammino con la romanizzazione, con le guerre di religione, con gli scambi commerciali e infine con l’esplorazione alpinistica e il fenomeno del turismo. Specialmente la pratica invernale dello sci ha sconvolto le economie dei villaggi, dapprima apportando un giusto benessere, in seguito rischiando di produrre moduli di vita ben differenti da quelli tradizionali.
Questo libro nasce quindi dall’esigenza da molti avvertita di difendere la bellezza e l’originalità della catena alpina, difenderne le ricchezze naturali e in definitiva l’intero patrimonio estetico e culturale. Siamo convinti che portare al lettore un po’ di bellezza tradotta in libro sia un buon lavoro, utile ai ricordi di chi già conosce o stimolo positivo di curiosità per altri che solo per sentito dire sanno delle Alpi.
Per la mia attività ho percorso in lungo e in largo la catena alpina, di qua e di là dello spartiacque. Ho parlato con la gente, ho ascoltato pareri di ogni tipo. Gli operatori turistici si lamentano: vorrebbero il pieno di turisti, ma il pieno non c’è o c’è raramente. Chi dice che mancano i giovani e che a percorrere i sentieri sono solo più gli anziani, chi si lamenta della mancanza di neve, chi delle strade insufficienti, chi ancora di un preteso isolamento, chi…
Perché un libro dedicato alle Alpi? Perché le Alpi sono davvero importanti. Perché sono la spina dorsale dell’Europa e le implicazioni storiche di questo fatto sono più che mai d’attualità e al centro dell’odierno divenire politico e sociale. Perché le Alpi hanno nei confronti dell’uomo, al di là della loro estensione geografica e oggettiva, una dimensione che possiamo definire paritaria.
Se prendiamo in considerazione la colossale catena himalayana, da sempre abitata e percorsa dalle locali popolazioni, almeno per ciò che riguarda le valli e i passi di transito, vediamo che, proprio per le sue dimensioni, l’attuale presenza umana rispetto alla dimensione del territorio non è neppure paragonabile a quella alpina di qualche secolo fa. Anche in altre catene montuose, per difficili condizioni di abitabilità, abbiamo scarsa frequentazione umana: Montagne Rocciose dell’Alaska, Antartide, Groenlandia, Terra di Baffin, Patagonia, o le catene desertiche, sono regioni dove l’uomo non è ancora a livello paritario con l’ambiente che potrebbe ospitarlo. Condizione invece che si sta verificando con gruppi montuosi a sviluppo più modesto, come il Caucaso o i Pirenei. Ma è proprio sulle Alpi che attualmente abbiamo il confronto tra una natura ancora grandiosa e un uomo molto più potente dei secoli scorsi, a volte decisamente aggressivo.
Questo confronto è il prodotto di molti elementi storici. Incominciato con la colonizzazione delle civiltà pastorali, ha proseguito il suo cammino con la romanizzazione, con le guerre di religione, con gli scambi commerciali e infine con l’esplorazione alpinistica e il fenomeno del turismo. Specialmente la pratica invernale dello sci ha sconvolto le economie dei villaggi, dapprima apportando un giusto benessere, in seguito rischiando di produrre moduli di vita ben differenti da quelli tradizionali.
Questo libro nasce quindi dall’esigenza da molti avvertita di difendere la bellezza e l’originalità della catena alpina, difenderne le ricchezze naturali e in definitiva l’intero patrimonio estetico e culturale. Siamo convinti che portare al lettore un po’ di bellezza tradotta in libro sia un buon lavoro, utile ai ricordi di chi già conosce o stimolo positivo di curiosità per altri che solo per sentito dire sanno delle Alpi.
Per la mia attività ho percorso in lungo e in largo la catena alpina, di qua e di là dello spartiacque. Ho parlato con la gente, ho ascoltato pareri di ogni tipo. Gli operatori turistici si lamentano: vorrebbero il pieno di turisti, ma il pieno non c’è o c’è raramente. Chi dice che mancano i giovani e che a percorrere i sentieri sono solo più gli anziani, chi si lamenta della mancanza di neve, chi delle strade insufficienti, chi ancora di un preteso isolamento, chi…