Il movimento dell'arrampicata
Arrampicata sportiva e classica a tutte le età
Recensioni
- Le Alpi VeneteIl solito manuale? Nemmeno per sogno. Il solito prontuario di norme psicomotorie didatticamente utili per tutti gli usi? Meno che meno. Si farebbe grosso torto ad Antonio Bernard (accademico, INA e acccmpagnatore di A. G., autore di importante bibliografia, Premio ITAS 2009 e, non ultimo, docente liceale) considerare come tale questa sua opera che si indirizza all’attenzione di chiunque arrampica, istruttore o guida alpina o accompagnatore di escursionismo e di A. G. o autodidatta che sia.” A tutt’oggi -precisa Bernard nell’introduzionementre sugli aspetti metodologici riferiti a tutte le altre discipline sportive sono stati scritti fiumi di parole, per quanto riguarda l’arrampicata la documentazione rimane modestissima, quasi che sull’argomento vi sia poco o nulla da dire.” Dopodiché l’A. si inoltra, con immediatezza, nel vivo della sua analisi con la fisiologia dell’apprendimento (motorio e ideomotorio), con la programmazione ed i diversi metodi, la scelta del terreno operativo, le sedute pratiche per impegnarsi, passando quindi alla semeiotica degli errori in arrampicata, ai vari momenti di valutazione e delle motivazioni, per concludere con la didattica specifica per gli escursionisti e la seconda infanzia. Chiaro che l’elencazione qui fatta del variegato processo evolutivo dell’arrampicata può apparire, anzi senz’altro appare, alquanto insufficiente e che la varietà e la ricchezza analitica di Bernard meriterebbero una più tranquilla consapevolezza, ragion per cui a chiunque non rimane che prendere in mano questo trattato e lasciarsi condurre dall’A. lungo le varie tappe del sentiero cognitivo che propone. Può anche darsi che qualcuno prenda coscienza di norme già spontaneamente acquisite, ma in compenso gli si schiuderà davantila concretezza di una scenografia (anche filosofica) facilmente identificabile e di personale fruttuosa utilità. a. S.
- Notiziario CDP
Notiziario del Centro di documentazioneIl volume è qualcosa di diverso e, allo stesso tempo, qualcosa di più di un manuale in cui si spiega come allenarsi per l’arrampicata o come muoversi sulla roccia. Di certo copre un vuoto quasi completo non solo dell’editoria italiana, ma anche di quella internazionale. Argomento di questo volume sono la descrizione dei processi psicomotori, delle metodologie e delle tecniche didattiche che facilitano l’apprendimento del movimento dell’arrampicata. Un libro, in primo luogo, per chi deve insegnare, e anche per chi desidera lnigliorarsi, “insegnando a se stesso”, o anche per chi è più semplicemente incuriosito dai meno noti meccanislni dell’apprendimento. - La Vallee notizie
La didattica dell'arrampicata - La Vallée notizie
La didattica dell'arrampicata - Alp+
Arrampicare e/è imparare - alpinia.netIl volume è qualcosa di diverso e, allo stesso tempo, qualcosa di più di un manuale in cui si spiega come allenarsi per l’arrampicata o come muoversi sulla roccia.
Di certo copre un vuoto quasi completo non solo dell’editoria italiana, ma anche di quella internazionale. Argomento di questo volume sono la descrizione dei processi psicomotori, delle metodologie, delle tecniche didattiche che facilitano l’apprendimento del movimento dell’arrampicata.
Un libro, in primo luogo, per chi deve insegnare, e anche per chi desidera migliorarsi, “insegnando a se stesso”, o anche per chi è più semplicemente incuriosito dai meno noti meccanismi dell’apprendimento.
Poiché il movimento è analogo a ogni livello di difficoltà, l’opera è da considerarsi per tutti e infatti si rivolge sia alle guide alpine, che agli istruttori, sia agli accompagnatori di escursionismo e di alpinismo giovanile che agli autodidatti.
Certo non si tratta del solito manuale che illustra con foto o disegni come mettere mani e piedi, come fare nodi o tecniche di salita e discesa, qui siamo nella parte più profonda dell'io, quella che da i comandi e crea i movimenti, non nella tecnica del movimento, ma in ciò che la genera a livello interiore.
Noi pensiamo che sia utilissimo, per non dire fondamentale, a chi si pone il compito di insegnare tale movimento, perchè entra nelle motivazioni alla base dell'apprendimento e del superamento delle ansie che generano i blocchi e le difficoltà, sarà anche utile all'utente finale, che potrà riconoscere le proprie paure e mancanze e risolverle in una sorta di autocritica. - TOI Magazine
Nella collana Campo Quattro, Priuli & Verlucca propone un testo dedicato all’arrampicata sportiva e classica, Il movimento dell’arrampicata scritto da Antonio Barnard. Un volume che è un qualcosa di diverso e di più di un semplice manuale che illustra le tecniche di arrampicata o come muoversi sulla roccia. L’autore descrive i processi psicomotori, le metodologie e le tecniche didattiche che facilitano l’apprendimento del movimento dell’arrampicata, utile per tutti, dagli istruttori agli autodidatti. - L’Adige
La scienza dell'arrampicata - La Stampa
L'ingegneria dell'arrampicare - La Provincia di Lecco
Antonio Bernard: l'arrampicata sportiva e classica a tutte le età
È qualcosa di diverso e, allo stesso tempo, qualcosa di più di un manuale in cui si spiega come allenarsi per l’arrampicata o come muoversi sulla roccia, il volume di Antonio Bernard Il movimento dell’arrampicata. Arrampicata sportiva e classica a tutte le età (Priuli & Verlucca, collana Campo/Quattro, pagine 272 con inserto fotografico, euro 18,50). Di certo copre un vuoto quasi completo non solo nell’editoria italiana, ma anche di quella internazionale. Argomento di questo volume sono la descrizione dei processi psicomotori, delle metodologie, delle tecniche didattiche che facilitano l’apprendimento del movimento dell’arrampicata. Un libro, in primo luogo, per chi deve insegnare, e anche per chi desidera migliorarsi, «insegnando a se stesso», o anche per chi è più semplicemente incuriosito dai meno noti meccanismi dell’apprendimento. Poiché il movimento è analogo a ogni livello di difficoltà, l’opera è da considerarsi per tutti e infatti si rivolge sia alle guide alpine, che agli istruttori, sia agli accompagnatori di escursionismo e di alpinismo giovanile che agli autodidatti. Antonio Bernard ha svolto una lunga attività alpinistica fin dagli anni della prima giovinezza su tutto l’arco alpino. Conta al suo attivo quasi un migliaio di vie, fra le quali più di venti «prime » salite. Risultati che gli hanno consentito di essere accolto nel Club Alpino Accademico. Ha anche operato con buon successo nel campo dei libri di montagna, con la pubblicazione, prima di questo manuale, di altre opere, l’ultima delle quali – La nuova guida del Catinaccio – ha ottenuto l’importante premio Itas 2009 «Cardo d’argento». Da una parte, la vita professionale gli ha offerto l’occasione per confrontarsi con i temi della didattica non solo sul piano operativo, ma anche a livello di approfondimenti teorici a tutto campo. Dall’altra, la lunga esperienza di istruttore nazionale di alpinismo e di accompagnatore di alpinismo giovanile gli ha permesso di trasferire sul campo le sue conoscenze teoriche e di verificare a tutti i livelli di età le metodologie didattiche volte all’insegnamento del movimento dell’arrampicata. «Vi sono allievi che hanno una buona capacità di apprendimento motorio, altri (la maggior parte) che la hanno normale o soltanto modesta – si legge nella introduzione – I primi ottengono comunque, presto o tardi, dei buoni risultati semplicemente provando ad arrampicare. E questo avviene sia che l’istruttore sia valido oppure no, sia che possieda particolari conoscenze didattiche o meno. Non c’è vanto nell’aver ottenuto alla distanza dei buoni risultati da quei pochi allievi naturalmente dotati. Tutti gli altri, però, sono in grado di apprendere bene solo se vengono inseriti entro un contesto strutturato con una metodologia didattica opportuna».
- Alp
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Estratti
Il volume è qualcosa di diverso e, allo stesso tempo, qualcosa di più di un manuale in cui si spiega come allenarsi per l’arrampicata o come muoversi sulla roccia. Di certo copre un vuoto quasi completo non solo dell’editoria italiana, ma anche di quella internazionale. Argomento di questo volume sono la descrizione dei processi psicomotori, delle metodologie, delle tecniche didattiche che facilitano l’apprendimento del movimento dell’arrampicata. Un libro, in primo luogo, per chi deve insegnare, e anche per chi desidera migliorarsi, “insegnando a se stesso”, o anche per chi è più semplicemente incuriosito dai meno noti meccanismi dell’apprendimento.
Poiché il movimento è analogo a ogni livello di difficoltà, l’opera è da considerarsi per tutti e infatti si rivolge sia alle guide alpine, che agli istruttori, sia agli accompagnatori di escursionismo e di alpinismo giovanile che agli autodidatti.