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I Valdesi e l’Unità d’Italia

I Valdesi e l’Unità d’Italia

Un tempo per seminare e un tempo per raccogliere

Cartonato con sovraccoperta plastificata a colori, 160 pagine con inserto fotografico, formato cm 14x21,5
ISBN 978-88-8068-506-7
Disponibile in libreria

 

Recensioni

  • Corriere di saluzzo
    I Valdesi e l’Unità d’Italia
  • Realtà Industriale
    I Valdesi e l'Unità d'Italia
  • La vita scolastica
    Storia della scuola 2
  • La vita scolastica
    Storia della scuola
  • La vita scolastica
    Valdesi: Emarginati e istruiti
  • Impegno
    I thè letterari di Piera Egidi Bouchard
  • La Beidana
    Seganlazioni
  • La Valsusa
    I Valdesi e l'Unità d'Italia

  • Il Saviglianese / la Bisalta
    Valdesi alla scoperta di un popolo
  • La Guida
    I valdesi e l’Unità d’Italia
  • L’eco del Chisone
    I valdesi e l'Unità d’Italia, contributo significativo

  • Riforma
    I valdesi e il valore civile del Risorgimento (pag. 1)
  • Riforma
    I valdesi e il valore civile del Risorgimento (pag. 2)

  • La Stampa
    Il ritorno dei Valdesi
    Clandestini nel Medioevo, perseguitati con l’adesione alla Riforma protestante nel 1532, massacrati in Calabria nel 1561, successivamente costretti all’abiura o alla fuga, con l’Unità d’Italia «i valdesi sono entrati a pieno titolo nella comunità nazionale». Maria Rosa Fabbrini, storica, parte di qui per raccontare l’apporto etico, morale, di progetti e programmi che i valdesi portarono all’Italia Unita solo virtualmente e da costruire. In calce un prezioso indice dei nomi e la tabella sull’attuale consistenza della Comunità valdese in Italia.

  • Corriere di Novara
    I Valdesi e l'Unità, ritratto di famiglia della comunità
  • Eco di Biella
    I Valdesi, l'Unità d’Italia e la rinascita morale

  • La Repubblica
    Ufficiali e Garibaldini sulle tracce di Valdo

Estratti



Con l’Unità d’Italia, i valdesi sono entrati a pieno titolo nella comunità nazionale. Costretti alla clandestinità nel Medioevo, perseguitati dopo l’adesione nel 1532 alla Riforma protestante, massacrati in Calabria nel 1561 nell’età della Controriforma, obbligati all’abiura o alla fuga, di loro rimaneva un’esigua presenza, relegata tra le montagne del Piemonte occidentale che il governo sabaudo aveva tentato di sradicare definitivamente nel 1686, con l’esilio verso la Svizzera e la Germania. Tre anni dopo, grazie all’appoggio che l’Europa protestante non aveva mai fatto mancare, e con il cambio di alleanze di Vittorio Amedeo II, i valdesi poterono rientrare nelle loro terre, ma per vedere riconosciuti i propri diritti politici e civili (non ancora quelli religiosi) dovettero attendere l’Editto di Emancipazione proclamato da Carlo Alberto nel 1848.
Che cosa hanno apportato i valdesi all’Italia postunitaria? Quali sono stati i tratti essenziali dell’evangelismo, i contenuti etici, morali, la visione, le idee, i programmi? Con quali difficoltà hanno dovuto misurarsi? Contro quali pregiudizi e ostilità hanno dovuto lottare?
Questo libro lo racconta.
 
Sommario


Premessa

Capitolo I
Pietre angolari
La Bibbia all’Indice: discrimine tra protestanti e cattolici
L’offensiva cattolica
La Bibbia nel mondo protestante
L’evangelismo risorgimentale
La necessità di una rinascita morale

Capitolo II
Il linguaggio dell’incontro
La stampa e l’editoria valdese
La Facoltà valdese di teologia
Il Comitato di evangelizzazione
Gli «operai della parola»:
Colportori
Maestre e maestri evangelici
Pastori

Capitolo III
Far fruttare i talenti e i giorni
La rappresentanza politica valdese
Imprenditori protestanti e valdesi in Piemonte
La massoneria

capitolo IV
Decisioni coraggiose
L’emigrazione
Tra entusiasmi e dissensi
Le difficoltà dell’evangelizzazione
L’erba che fa seme
Abbreviazioni
Nota
I valdesi in italia oggi

Indice dei nomi
Bibliografia
Ringraziamenti
L’archivio fotografico valdese
 
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