Civiltà Alpina e Presenza Protestante nelle Valli Pinerolesi
Brossura editoriale con sovracoperta rigida plastificata, 198 pagine, formato cm 21x29,7
Quaderno numero 32-33
I montanari delle Valli Valdesi sono stati considerati per secoli gente “diversa”, barbèt, persone dalle quali era meglio stare alla larga. A tenerli emarginati e relegati nelle loro valli contribuivano le alte gerarchie della Chiesa Cattolica e il potere dei Savoia; ma molto anche l’ignoranza del popolo e le false informazioni che subdolamente venivano fatte circolare. Da circa 150 anni i Valdesi sono stati reintegrati nei pieni diritti civici e oggi anche la loro religione viene riconosciuta dallo Stato Italiano a pari dignità delle altre. Ma essi costituiscono ancora una minoranza, anzi una minoranza nella minoranza di lingua occitana. Per vincere molti pregiudizi che restano a separare i due mondi, quello cattolico e quello valdese, è necessario conoscere le differenze teologiche e comportamentali delle due culture, così strettamente a contatto nell’area della montagna pinerolese. Ciò è quanto si prefigge quest’opera, analizzando con il contributo di sei esperti le basi del credo e della società valdese. Gli argomenti considerati sono la religione, la formazione scolastica, la lingua, il tempio quale luogo di culto e di agglomerazione sociale, il modo di vivere, di vestire e di festeggiare. Dall’indagine storica esce una civiltà tipicamente alpina, fatta di grande coerenza, di integrità a tutta prova, di scambievole aiuto, di elevatissima ricchezza spirituale nonostante la penuria dei beni materiali. Un modello globale di vita oggi difficilmente proponibile, ma per questo non meno affascinante.
INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
CREDO RELIGIOSO, ISTRUZIONE E PROGRESSO CIVILE
NOTA COMPARATIVA SULLA STORIA RELIGIOSA DELLA VAL PRAGELATO
ARCHITETTURA E TERRITORIO
SCUOLA E SCOLARITÀ
IL PATRIMONIO TRADIZIONALE: CATTOLICI, VALDESI O VALLIGIANI?
LA SITUAZIONE LINGUISTICA
BIBLIOGRAFIE