Arte in Piemonte vol.II Il Gotico
Recensioni
- Tutto Libri (La Stampa)
Con gli antichi Maestri nello splendore dei secoliUn felice fine anno ci offre il secondo volume dell'Arte in Piemonte con Il Gotico di Simone Baciocco, Simonetta Castronovo ed Enrica Pagella (Priuli e Verlucca, p. 91 € 84,50), con il consueto sontuoso itinerario fotografico fra architetture e scultura lignea, affreschi tavole e miniature, preziosità di oreficerie e di smalti limosini su cofane e pastorali. Un itinerario che via via tocca i cantieri del primo Duecento, Vercelli capitale gotica (era il 19 febbraio 1219 quando il cardina Guala Bicchieri poneva la prima pietra della basilica di Sant'Andrea), Asti (la cattedrale che documenta gli sviluppi in senso lombardo del gotico piemontese), la pittura del Trecento (fra i protagonisti l'anonimo Maestro di Oropa), Giacomo Jaquerio, «dilecto fideli pictori» (che, in primis, rinvia all'Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso), i miniatori di Amedeo VIII (Jean Bapteur e Péronet Lamy), i codici fiamminghi e franco-fiamminghi giunti in Piemonte nel Quattrocento.
- La Stampa
Nel cofano del cardinale i tesori del Piemonte
Eccolo in tutta la sua bellezza, l’oggetto del desiderio, che la Regione è pronta a comperare con il Comune, che l’assessore civico Fiorenzo Alfieri consiglia di acquistare, ma che suscita tanta «perplessità» fra i banchi di certa sinistra comunale. Ecco, infine fotografato come si deve, il «Cofano del Cardinale Guala Bicchieri», un capolavoro del 1220, che raduna una delle più importanti collezioni di smalti limosini del mondo.
Enrica Pagella, direttore del Museo civico di Arte Antica di Torino, si toglie la soddisfazione di presentarcelo come merita, fra gli altri tesori che documentano le meraviglie del Piemonte dell’alto medioevo. Lo fa con gli storici dell’arte Simonetta Castronovo e Simone Baiocco, che con Pagella firmano un nuovo prestigioso libro edito da Priuli & Verlucca. È il secondo volume dell’«Arte in Piemonte», dedicato al «Gotico». L’editore afferma che si tratta di un’opera «straordinariamente accurata», ma le pagine lo confermano. Illustrano le massime realizzazioni dell’arte gotica in terra subalpina, «dai superbi cicli d’affreschi del castello della Manta all’incomparabile maestria di Giacomo Jaquerio, analizzate con stile brillantemente divulgativo e corredate da un apparato iconografico d’eccezione.» È un viaggio estetico e storico che spazia dal 1180, data probabile della prima fase costruttiva di Santa Maria di Vezzolano, e che ripercorre tutte le stagioni del gotico fino al Quattrocento.
Lo stile dei modelli francesi, documentati fra le scritture gotiche di Vez-zolano e Vercelli, «si scontra con le resistenze di una tradizione padana assestata nel corso del Dodicesimo secolo e che approda nel Trecento ai toni cortesi divulgati dai maestri degli altari aostani» e dagli artisti d’affreschi attivi nel Biellese e nel Saluzzese. Dopo tali premesse si ha quindi visione dell’estro del grande Giacomo Jaquerio, che apre Piemonte e Savoia all’eleganza sofisticata del gotico internazionale. Per concludere il discorso con le esperienze artistiche che si espressero nella cattedrale di Asti, nella Madonna della collegiata di Chieri, fino al pittore-miniatore di cultura franco-borgognona Antoine de Lohny. In questo panorama beni pubblici e privati ricompongono un’epopea nella quale il Cofano di Gaula Bicchieri dimostra da solo perché deve essere acquisito dal patrimonio mussale piemontese. È un’opera unica al mondo, adorna della più ricca concentrazione di smalti policromi gotici, dipinti su rame dalle più affermate botteghe orafe della Limoges del Duecento. - La Repubblica
Capolavori di pietra
Dal pontile scolpito dell’abbazia di Santa Maria di Vezzolano al ciclo di affreschi del Maestro del Castello della Manta, dai dipinti di Sant’Antonio di Ranverso alle sculture lignee conservate nel torinese Museo di Arte Antica. I capolavori dell’arte gotica piemontese sono presentati e riccamente illustrati nel secondo volume dell’opera Arte in Piemonte – il primo è uscito in occasione dello scorso Natale – curata da Enrica Pagella, direttore del Museo d’Arte Antica a Palazzo Madama, per Priuli & Verlucca. Dai cantieri del primo Duecento, si approda alla vita artistica delle città e delle corti e ai rapporti con le culture dei paesi confinanti e delle Fiandre. Per chi è capace di commuoversi di fronte ai capolavori di ottocento anni fa. - Il Sole 24 Ore
Quanto sia ricco il tessuto connettivo italiano, e nella fattispecie quello piemontese, lo dimostra il volume Arte in Piemonte a cura di Enrica Pagella (Priuli & Verlucca, Editori, pagg. 192, euro 84,50) che valorizza le splendide architetture, i grandi cicli d’affreschi, le sculture, le oreficerie, gli arredi lignei e i codici miniati realizzati nei secoli “bui” in tutta la regione.
Estratti
Una panoramica completa sui capolavori dell'arte gotica in Piemonte, illustrata da splendide immagini appositamente realizzate per corredare testi agili quanto documentati e esaurienti
Un’opera straordinariamente accurata che illustra le massime realizzazioni dell’arte gotica in Piemonte – dai superbi cicli d’affreschi nel castello della Manta all’incomparabile maestria di Giacomo Jaquerio – analizzate con stile brillantemente divulgativo e corredate da un apparato iconografico d’eccezione. Pagine emozionanti nelle quali ai capolavori riconosciuti sono affiancati gioielli pressoché ignoti o da poco scoperti, in un compendio semplicemente imperdibile.
INTRODUZIONE
LE VIE DEL GOTICO
I cantieri del primo Duecento
Il cardinale Guala Bicchieri committente e collezionista
Una capitale gotica: Vercelli
Scultura dipinta
LE CITTÀ E LE CORTI
Una città internazionale: Asti
Pittura del Trecento in Piemonte
Castelli e arte di corte: i conti di Savoia e i principi d'Acaja
Sviluppi dell'architettura
Jaquerio e il gotico internazionale
I miniatori di amedeo VIII: Jean Bapteur e Péronet Lamy
CULTURE DELL'UMANESIMO
La tradizione jaqueriana
Artisti forestieri e culture confinanti
Il Piemonte e le Fiandre
Bibliografia
Indice dei nomi