feed rss Feed RSS     Newsletter Newsletter
 

Catalogo

Cerca

Novità e ristampe

Collane

I Licheni

E-book

Catalogo Editoriale

Catalogo Storico

Eventi e Novità

link www.sanpaolopatrimonio.it
 
 
Architettura in Valle d'Aosta vol.2

Architettura in Valle d'Aosta vol.2

Il Quattrocento

Cartonato con sovraccoperta plastificata a colori inserito in elegante astuccio grigio, formato cm 18x25, pagine 400
ISBN 978-88-8068-681-1
Disponibile in libreria

 


Gotico tardo e rinascimento nel secolo d'oro dell'arte valdostana 1420-1520

Il libro affronta l’analisi di quello che si può considerare il momento di maggior splendore dell’architettura e dell’arte nella regione dall’inizio del Quattrocento allo scoppio della Riforma Protestante tra il terzo e il quarto decennio del Cinquecento.
Presenta diversi monumenti, a volte trascurati dai più noti flussi turistici ma di notevole interesse storico e spesso di alta qualità progettuale ed esecutiva, accanto allo studio dei più celebri esempi di architettura voluti in pieno Rinascimento dal maggior mecenate dell’arte aostana: il Priore di Sant’Orso Giorgio di Challant. Analizza anche una serie di edifici oggi scomparsi, oppure ampiamente trasformati, quali diverse chiese parrocchiali tardogotiche o alcune residenze di quella nobiltà minore che nel corso del Quattrocento si stava affermando come una vera e propria forza emergente nel panorama politico locale.
Cercando di fornire della materia la visione più ampia possibile, oltre ad approfondire lo specifico tecnico e linguistico dell’architettura ne indaga anche le problematiche economiche alla luce della documentazione d’archivio e cerca di porre alcune basi nello studio della complessa e ricchissima produzione dell’arredamento, nota attraverso numerosi mobili ed oggetti, sempre caratterizzati da un’elevatissima qualità formale.
Accanto alle opere analizza anche le prime personalità conosciute dell’architettura in Valle: dagli architetti Pierre Berger di Chambéry e Marcello Gérard di Saint-Marcel, costruttori del chiostro della Cattedrale, ai membri della famiglia Goyet, per oltre mezzo secolo progettisti di chiese e campanili in quasi tutta la regione, agli architetti Michele de Ecclesia e Filiberto Bracea, al carpentiere Jenin Braye, al fabbro Pantaleon Lala, tutti operanti sui cantieri di Giorgio di Challant tra l’ultimo decennio del Quattrocento e l’inizio del secolo successivo.


Al tempo di Amedeo VIII la regione alpina occidentale vive un momento di grande prosperità. I Savoia sono imparentati con alcune delle maggiori famiglie regnanti in Europa e le sedi della loro corte diventano il crocevia di collegamenti e rapporti internazionali di altissimo livello. L’alta nobiltà della Valle d’Aosta – primi tra tutti gli Challant – è coinvolta direttamente in questo raffinato clima cosmopolita. I contatti internazionali portano cultura e ricchezza; che si ridistribuiscono tra le diverse categorie operanti nell’amministrazione dello stato e nella gestione del potere. Tutta la regione è coinvolta in un complesso fenomeno di trasformazioni e ammodernamenti che durerà un secolo, fin oltre l’inizio del Cinquecento. Accanto all’alta nobiltà, intenta a restaurare e ad ampliare i propri castelli e a celebrare i propri fasti nelle cappelle sepolcrali delle chiese, appaiono una consistente nobiltà minore e un’alta borghesia, spesso di estrazione notarile, che lanciano un vero e proprio gioco di emulazione nel commissionare palazzi, residenze, solide case borghesi. In diversi centri della Valle le vecchie chiese e i campanili romanici vengono demoliti per lasciare posto a edifici più moderni, mentre si rinnovano arredi e decorazioni. Fino ai limiti della Riforma Protestante che, provocando il collasso finale della cultura medievale, segnerà la chiusura dell’età dell’oro dell’architettura valdostana.
 
Desideri essere aggiornato sulle nostre novità editoriali?

feed rss Iscriviti al feed RSS
Newsletter Iscriviti alla Newsletter
Questo sito rispetta gli standard di accessibilità
stabiliti dal consorzio internazionale W3C
XHTML Valido
CSS Valido
Credits
© 2024 Priuli & Verlucca, editori
Scarmagno (TO)
P.Iva e Codice Fiscale: 00870160017
realizzato da Bielleweb
Dati fiscali societari
Privacy Policy
Cookie Policy