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Aosta

Aosta

Cartonato con sovracoperta plastificata a colori, formato cm 28x32, pp 96 interamente illustrate a colori
ISBN 978-88-8068-157-1

Versione italo-franco-inglese
Disponibile in libreria


 

Recensioni

  • Environnement. Ambiente e Territorio in Valle d’Aosta
    Ambiente e Territorio in Valle d’Aosta
    Aosta


Aosta è un piacevole viaggio nella storia della «Roma delle Alpi», che aiuta a capire la realtà di oggi attraverso gli eventi del passato. Dal Neolitico alle soglie del Duemila, la comunità aostana è nata e si è evoluta in un ambiente che ha fortemente condizionato le sue possibilità di sviluppo. Tradizionalmente aperta agli scambi attraverso i colli alpini, ha tuttavia conservato una gelosa ritrosia nei confronti del mondo esterno, con un atteggiamento di difesa della propria identità che non sempre è colto nel suo vero significato dal visitatore occasionale. La storia ha abituato gli Aostani a veder passare per le porte e le vie della loro città papi, imperatori, eserciti, pellegrini, mercanti e viandanti d’ogni ceto e d’ogni colore: nulla li sorprende, nulla sconvolge la loro tranquilla filosofia esistenziale. Il carattere apparentemente pantofolaio dei «citoyens et bourgeois» d’origine e d’adozione non deve però ingannare: sotto la crosta abitudinaria e provinciale cova un’originalità di carattere che sfocia spesso in comportamenti insospettatamente cosmopoliti, in guizzi di creatività straordinaria o in bizzarrie un po’ folli.
 
Dall'introduzione

Chi osservi oggi dall’alto la città di Aosta riceve l’impressione della crescita disordinata di un organismo bruno-biancastro su un verde tappeto di prati e frutteti. Le propaggini filamentose di questa massa in espansione si protendono ormai sui territori dei Comuni confinanti, che a loro volta si caratterizzano per la presenza di centri abitati sempre più grandi e propensi a fondersi in masse omogenee, percorse e collegate da arterie sempre più numerose.
Se si vuole avere un’idea di come si presentasse la città sino a pochi decenni or sono – prima che l’abnorme sviluppo edilizio ne facesse l’imbuto che ha risucchiato più di un terzo della popolazione dell’intera Valle d’Aosta – ci si può riferire ad un suggestivo dipinto di fine Seicento, che raffigura un’Aosta senza tempo, fissata dal pittore nella sua fisionomia medievale, destinata a rimanere pressoché immutata – dal punto di vista urbanistico – sino agli anni della Grande Guerra: un grande borgo irto di torri e campanili, annegato nel verde di una campagna che penetra largamente all’interno dell’intatta cinta muraria.
La diversità delle dimensioni non deve trarre in inganno: le funzioni che svolge l’ipertrofica mini-megalopoli attuale, di centro amministrativo, commerciale, culturale e religioso della regione, le ha sempre svolte il piccolo centro semi-rurale che ancora costituisce il cuore e l’anima della città moderna. La centralità di Aosta rispetto alla sua Valle è di natura geografica, prima di essere il prodotto di una ricca stratificazione storica risalente almeno all’era neolitica. […]
 
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