Annapurna. La dea dell’abbondanza
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OLTRE GLI 8MILAFotografando tra rocce e ghiacci
Quattro tra le più importanti vette che superano gli 8000 metri (Everest, K2, Nanga Parbat e Annapurna) sono l’oggetto di quattro volumi fotografici, che raccolgono il meglio delle immagini scattate sulle pendici di queste montagne mitiche a cura di Alessandro Gogna e Alessandra Raggio, editi da Priuli e Verlucca, ciascuno pp. 128, e 14,90. Scene di azione tra le rocce e i ghiacci unite ai costumi locali e alla vita delle popolazioni autoctone sono immortalate lungo l’intero percorso che conduce l’alpinista alla cima della montagna in un incontro tra il moderno cimento e la cultura tradizionale. - Alpi Venete
Leggi la recensione originale - La Stampa
Un paradiso riservato ai coraggiosi
Le firme sono eccellenti: Alessandro Gogna e Alessandra Raggio. Il protagonista è l’Annapurna, cima di 8091 metri dell’Himalaya, in Nepal. Vetta riservata a coraggiosi alpinisti, mèta ambita malgrado le innumerevoli vittime che si contano a partire dagli Anni Cinquanta. Il libro, dopo una breve cronaca del passato e sintesi dell’oggi, preferisce le immagini alle parole. Il risultato è mozzafiato: un viaggio tra terra e cielo.
- Trentino
Così la montagna si fa in quattro - La provincia di Lecco
K2 e Annapurna: foto per sognare
Un volume fotografico interamente a colori dedicato alla seconda montagna più alta al mondo dopo l’Everest, con i dati fisici, le curiosità, le missioni, la storia del nome, le prime spedizioni e i personaggi che ne hanno fatto la storia. Il volume è K2 la montagna grande, a cura di Alessandro Gogna e Alessandra Raggio. Il Re delle Montagne: è questo il nome locale del K2, secondo rilievo più alto al mondo. In Pakistan è infatti conosciuto come Chogori, che nella lingua Balti ha proprio questo significato icastico e sontuoso. Il K2 è stato variamente descritto come “l’impressionante”, “l’assassino” e la montagna “selvaggia”, a causa dell’enormità della sua mole e delle numerose spedizioni fallite nel tentativo di scalarlo. Cinque tentativi di scalare il K2 furono effettuati dal 1902. Ma a parte la spedizione del 1909 guidata da Luigi Amedeo di Savoia duca degli Abruzzi, che scoprì la via di salita lungo lo sperone est della montagna, non ci sarebbero stati grandi risultati fino al 1954, con la conquista italiana. Il 31 luglio la spedizione guidata da Ardito Desio raggiunse la vetta. La notizia giunse in Italia a mezzogiorno del 3 agosto, e fu accolta con grande entusiasmo e come simbolo della rinascita del paese nel dopoguerra. Da quel momento il K2 divenne per tutti la montagna degli italiani. I due alpinisti che raggiunsero effettivamente la vetta furono Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, anche se il merito va sicuramente all’intero gruppo, guidato con piglio di ferro da Desio. Un altro volume fotografico è invece dedicato alla Dea dell’Abbondanza (questo è il significato del nome della montagna) che è stato il primo ottomila ad essere salito nella storia dell’alpinismo d’alta quota. Un team di forti alpinisti francesi, di cui facevano parte Maurice Herzog, capospedizione, Louis Lachenal, Lionel Terray e Gaston Rébuffat, oltre a Jean Couzy, Marcel Schatz, Marcel Ichac, Jacques Oudot, chirurgo, e Francis de Noyelle, ufficiale di collegamento. Dopo aver installato cinque campi sulla montagna, alle 6 del mattino del 3 giugno 1950, Herzog e Lachenal partono dai 7.400 metri del campo V e alle 14 i due alpinisti giungono in vetta, segnando una svolta nella storia dell’alpinismo e dell’esplorazione. Il libro dal titolo Annapurna. La Dea dell’Abbondanza (Priuli & Verlucca, con le stesse caratteristiche del precedente) è curato sempre da Alessandro Gogna e Alessandra Raggio. Anche l’Annapurna, alta 8.091 metri, è considerata da sempre montagna temibile per gli elevati pericoli oggettivi della sua parete nord (valanghe e crolli di cornici dalla sommità) e per l’estrema difficoltà e verticalità della sua parete sud. Una meta per alpinisti estremamente preparati fisicamente e tecnicamente. Alessandro Gogna, alpinista di fama internazionale, ha al suo attivo almeno 300 prime ascensioni nelle Alpi ed in altre catene montuose nonché tre spedizioni in Himalaya e Karakorum (Annapurna, Lhotse e K2). Autore di centinaia di articoli su giornali e riviste a diffusione nazionale, è autore di una ventina di libri. Alessandra Raggio nasce a Genova, vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in economia e commercio, trascorre un lustro tra Londra e New York dove studia storia dell’arte. Finché il tardivo incontro con la montagna e le prime ascensioni le aprono nuovi orizzonti. Da cinque anni è impegnata nella ideazione e realizzazione di progetti editoriali di diversi volumi dedicati alla montagna e all’alpinismo.
- La cronaca di Piacenza
Annapurna. La Dea dell’Abbondanza
Di grande rilievo poi una delle ultime opere della splendida collana “Le montagne più belle” di Priuli & Verlucca a cura di Gogna e Raggio: “Annapurna. La Dea dell’Abbondanza”.Un volume che con splendide fotografie illustra l’epopea alpinistica del primo Ottomila conquistato, con particolare attenzione alle imprese più ardite, dalla prima ascesa ad opera dei francesi, all’incredibile via aperta negli anni Settanta dagli inglesi di Bonington, alle cavalcata a ritmo forsennato di Loretan e Troillet.
Estratti
Le montagne più belle è l'emozionante collana curata da Alessandro Gogna, Marco Milani e Alessandra Raggio per rivivere tutte le emozioni delle grandi montagne grazie alle splendide immagini, anche a piena e doppia pagina, e ai testi che ci permettono di conoscere a fondo tradizioni natura e itinerari.
Un'opera nuova e di diversa concezione che dà origine a una serie di splendide monografie inedite:
MONTE BIANCO
MONVISO ALPI MARITTIME
CERVINO MONTE ROSA
GRAN PARADISO
DOLOMITI DEL SUD TIROLO
DOLOMITI BELLUNESI
DOLOMITI TRENTINE
ANNAPURNA. La dea dell'abbondanza
EVEREST. Più alto del cielo
NANGA PARBAT. La montagna nuda