Alpini di Arnad in Iugoslavia dopo l’8 settembre 1943
Testimonianze e memorie
Brossura editoriale con sovraccoperta rigida plastificata, 112 pagine con numerose illustrazioni, formato cm 21x29,7
Quaderno numero 87
ISBN 978-88-8068-335-3
Disponibile in libreria
Recensioni
- La Vallée
Strenne per tutte le tasche sulla "montagna". Libri fotografici, romanzi e agende sotto l’albero
Frutto di un paziente lavoro di ricerca condotto da Fernanda Favre con il gruppo alpini di Arnad è «Alpini di Arnad – In Jugoslavia dopo l’8 settembre 1943». Attraverso le testimonianze dirette di quelli ancora in vita e il ricordo dei famigliari degli scomparsi, diari, fotografie e cartoline, vengono ricostruiti alcuni momenti dell’ultima guerra, come vissuti da una comunità della Valle d’Aosta.
Estratti
«Verso le 10 della sera del 1° gennaio il Sergente Pradeni… ecco che portava la notizia pensierosa della partenza». Così inizia il diario dell’Alpino Antonio Janin che ha avuto la costanza di annotare gli avvenimenti salienti della sua campagna iugoslava durante tutto il 1942 e che in quel paese rimase vittima della guerra.
Il mondo nel quale oggi viviamo è la diretta conseguenza degli esiti della seconda guerra mondiale. Combattuta su una superficie quasi planetaria, questa catastrofe dell’età moderna ha determinato immani distruzioni umane e materiali, ha registrato il coinvolgimento di civili e militari in una misura mai vista fino ad allora, ha sconvolto economie e società, ha palesato lo straordinario sviluppo delle capacità tecnologiche al servizio della volontà distruttrice dei paesi belligeranti. È stata una conflagrazione che ha rivelato il carattere totale della guerra moderna anche nella sconfitta dei vinti, che si sono arresi, come i vincitori avevano stabilito, senza condizioni. Questo lavoro è il frutto di una ricerca tra i veci Alpini di Arnad che hanno vissuto in prima persona le vicende di quei tremendi anni. Raccoglie le esperienze di coloro che, ancora in vita, hanno potuto rilasciare direttamente la propria testimonianza, ma anche il ricordo dei loro famigliari che attraverso fotografie e cartoline hanno potuto documentare i tristi momenti dei loro cari.
Il mondo nel quale oggi viviamo è la diretta conseguenza degli esiti della seconda guerra mondiale. Combattuta su una superficie quasi planetaria, questa catastrofe dell’età moderna ha determinato immani distruzioni umane e materiali, ha registrato il coinvolgimento di civili e militari in una misura mai vista fino ad allora, ha sconvolto economie e società, ha palesato lo straordinario sviluppo delle capacità tecnologiche al servizio della volontà distruttrice dei paesi belligeranti. È stata una conflagrazione che ha rivelato il carattere totale della guerra moderna anche nella sconfitta dei vinti, che si sono arresi, come i vincitori avevano stabilito, senza condizioni. Questo lavoro è il frutto di una ricerca tra i veci Alpini di Arnad che hanno vissuto in prima persona le vicende di quei tremendi anni. Raccoglie le esperienze di coloro che, ancora in vita, hanno potuto rilasciare direttamente la propria testimonianza, ma anche il ricordo dei loro famigliari che attraverso fotografie e cartoline hanno potuto documentare i tristi momenti dei loro cari.
Indice
Introduzione
Cenni storici
Glossario
Bonel Pietro Guido (1923-1983)
Bonin Ambrogio (n 1919)
Bosini Arsenio (n 1923)
Challancin Pietro (n 1921)
Champurney Agostino (1917-1985)
Depré Ernesto (n 1923)
Janin Antonio (1919-1945)
Joly Giovanni Battista (n 1915)
Joly Pietro Francesco (1915-2005)
Lesca Natale (1922-2001)
Affanni Piero (n 1923)
Miscellanea
Osservazioni conclusive
Ringraziamenti
Cenni storici
Glossario
Bonel Pietro Guido (1923-1983)
Bonin Ambrogio (n 1919)
Bosini Arsenio (n 1923)
Challancin Pietro (n 1921)
Champurney Agostino (1917-1985)
Depré Ernesto (n 1923)
Janin Antonio (1919-1945)
Joly Giovanni Battista (n 1915)
Joly Pietro Francesco (1915-2005)
Lesca Natale (1922-2001)
Affanni Piero (n 1923)
Miscellanea
Osservazioni conclusive
Ringraziamenti