Adolf Vallazza una storia dell'anima gardenese
Brossura editoriale con sovracoperta rigida plastificata, 72 pagine, formato cm 21x29,7
Quaderno numero 50
La Val Gardena, in Sud Tirolo, è celebrata universalmente per i fantastici scenari dolomitici, la molteplicità delle piste da sci, i piacevoli soggiorni estivi e invernali, ma anche per la sua forte identità ladina e la sua secolare tradizione artigianale dell’intaglio del legno. Giocattoli, statue di chiesa, spesso monumentali, oggetti d’ornato, usciti dalle botteghe gardenesi dall’epopea barocca all’utilitarismo odierno si ritrovano in tutto il mondo, non solo nell’ambito alpino centro-orientale. Indagare, per comprenderla, l’anima di questa valle attraverso il particolare ambiente, la storia geografica e umana, la versatilità delle espressioni delle piccole e grandi arti, squisitamente di matrice contadina montana, è un’impresa ambiziosa, soprattutto difficile quando si cerca di proporre una sintesi del perché e di come l’intelligente intraprendenza del popolo gardenese si è fatta conoscere e apprezzare in un orizzonte ben più ampio di quello alpino.
Nel caso di questo libro, l’Autore si è cimentato nello “spiegare”, raccontando da scrittore di storia qual è, il senso della vicenda gardenese attraverso la figura e l’opera di un artista contemporaneo, che è nato e che vive nella sua valle.
Si tratta di Adolf Vallazza, scultore e pittore così come lo furono suo padre, il padre di suo padre, suo nonno Josef Moroder Lusenberg la cui opera pittorica (e scultorea) è oggi rivalutata; e come lo sono i suoi fratelli e i suoi stessi figli.
Adolf Vallazza ha saputo impulsivamente tradurre dalla tradizione artistico-artigianale generazionale valligiana una modulazione d’arte pura, originale, del tutto nuova. Eppure i suoi “vecchi legni” contengono l’assonanza e l’interezza dell’anima gardenese di cui si è detto.
INDICE
L’ANIMA DELLA “PICCOLA PATRIA” GARDENESE
LA VALLE DELL’INTAGLIO DEL LEGNO E DELLE DOLOMITI
La Val Gardena
Una cultura “gardenese-dolomitica”
Una valle “aperta”
L’ingegnosità artigianale alpina
I segni del sacro e le forme tradizionali di vita
L’arte del legno gardenese
La tradizione artistica fra Inarco e Rienza
L’“emigrazione d’arte”
I capostipiti della grande arte gardenese
Maestri d’arte e “praticoni”
I santi e i giocattoli
La protezione delle cembrete
Un “popolo di intagliatori”
I “Verlëigeri”
La scultura “industriale”
Chiusa, la “piccola città degli artisti”
Il realismo caricaturale popolare
Le statue da chiesa
Le tendenze artigianali precontemporanee
La standardizzazione artigianale e i tentativi di rinnovamento ADOLF VALLAZZA
Il fabbro di Livinallongo
Il pittore di maso Lusenberg
La bottega di Luis Insam Tavella
Vallazza maestro d’arte
Il “periodo delle Vie Crucis”
Il “periodo dei torsi” e degli “uomini-macchina”
Vallazza e il legno
Il Vallazza dei totem
NOTA BIBLIOGRAFICA
NOTA BIBLIOGRAFICA DI ADOLF VALLAZZA