Vico e Ugo Avalle
Vico Avalle nasce a Torre Pellice, consegue tre lauree all'Università di Torino, e svolge a Ivrea un'ultraquarantennale attività di psicologo clinico, accompagnata da una notevole serie di pubblicazioni, e non solo su argomenti di ricerca psicanalitica.
Adriano Olivetti gli affida un istituto di psicologia applicata e la relativa rivista. L'Istituto, che si era sempre interessato ai problemi dell'armonico sviluppo della psiche infantile, attorno agli anni Sessanta inizia una vivace attività di magistero post-universitario in molte città d'Italia. Attraverso una collaborazione internazionale si giunge così a raccogliere e a catalogare decine di migliaia di segni di bimbi, al fine di scoprire quelle costanti di comportamento che formano il messaggio della Grammatica del segno infantile, edita da Priuli & Verlucca, editori nel 1975.
Le sue appassionate ricerche sul significato psicodiagnostico del segno infantile lo portano a occuparsi del mondo dei disturbati mentali, riscontrando nell'alterato disegno dei suoi amici psicotici (affidatigli da un grande maestro di psichiatria e dalla fattiva carità dei figli spirituali di L. Novarese) le regressioni che legano quest'ultimo alle forme eterne del disegno infantile. nell'illusoria certezza che, come accenna Virgilio, la mente, il pensiero, il nous che pervade l'universo sia – nonostante le multiformi manifestazioni – qualcosa di unico e di assoluto.