Lella Ciaccia
Lella Ciaccia, torinese di nascita, si definisce “praticamente coeva di Dante”.
Ha sempre amato la Divina Commedia e le opere dantesche, fin dai tempi del Liceo, riuscendo a trovarvi ogni volta nuova ispirazione. Dalla nonna toscana ha ereditato la passione per Firenze e il Dolce Stil Novo.
Si occupa di relazioni esterne per un’agenzia pubblicitaria: si sente molto fortunata perché amando il suo lavoro riesce ad aggiungere cinque giorni ai suoi fine settimana.
Divorziata da quasi trent’anni è felicemente single. Le sue due figlie le hanno regalato quattro nipotini, i suoi grandissimi amori, ai quali ha dedicato numerosi libri di favole, poesie e filastrocche, con l’intento di lasciar loro una goccia d’eternità.
Nel poco tempo libero, o come dice lei, “tempo rubato”, si occupa d’arte, di enigmistica, di anagrammi, pergamene ed antichi codici, dipinge, scrive e soprattutto legge. Ma la cosa più importante è il suo carattere allegro; così gioca allegramente sia a golf che a bridge, ed ha un numero incredibile di amici meravigliosi.