Giorgio Ceragioli

Giorgio Ceragioli, laureato in Ingegneria civile, aveva abbracciato presto l’impegno universitario nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino; in essa  è stato poi professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura per quasi vent’anni, fino al 1998. Stimato e amato da migliaia di studenti, ha avuto notorietà sul piano nazionale e internazionale. Ha portato in particolare nell’insegnamento la sua sensibilità ed esperienza di cooperazione allo sviluppo Ceragioli era un antiaccademico nella sostanza e anche nella forma: giocava, provocatoriamente, a mostrarsi poco sensibile alla forma; ma in realtà la sua sensibilità coglieva le più piccole sfumature di tutto e di tutti. Era particolarmente capace di ascoltare e di capire le ragioni di chi non la pensava come lui.
Un posto particolare, nell’impegno universitario di Giorgio Ceragioli, occupa la Scuola di specializzazione in Tecnologia Architettura e città nei paesi in via di sviluppo, avviata da lui nel 1989 e diretta per molti anni. Egli ha sempre creduto nelle potenzialità delle nuove  tecnologie senza demonizzarle, ma ricordando che la loro bontà e la loro efficacia dipendono da come le si usa. Ha svolto ruoli di responsabilità e di stimolo in varie organizzazioni cattoliche e di aiuto allo sviluppo dei paesi più poveri. Ha dedicato una particolare collaborazione al SERMIG, che gli assegnò uno dei primi premi di «Artigiano della Pace». Giorgio Ceragioli ha scritto vari libri e centinaia di articoli, in particolare per la rivista Progetto. La sua vita è stata orientata a perseguire l’ideale di legare coloro che sanno e hanno di più a coloro che sanno e hanno di meno, in un’azione di scambio reciproco dove tutti possono dare e ricevere.
Si può dire che è stato un vero maestro  di umanità e di tecnologia.
Giorgio era nato il 24 giugno 1930 ed è morto dopo una lunga malattia il 17 luglio 2008.